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Ore 21:00 palla al
centro. Le due squadre scendono in campo in un clima quantomeno ostile e su un terreno al limite
della praticabilità. Polizia e forze dell' ordine schierate in grande stile per far fronte alla
temibile fama della squadra ospite, la quale non ha aspettato molto a dar sfogo a
tutta la sua inciviltà. Arbitro della gara: Mariantonietta di
Napoli. 10 tempo. La gara
lascia ben sperare quando, al 51° minuto, (dopo una prima fase di studio fatta di patatine
e pepsi-cola) arrivano gli spiedini. Teneri e cotti al punto giusto si sono lasciati ingoiare
senza difficoltà e addirittura con soddisfazione. Intanto la birra scorreva e l'atmosfera
cominciava a farsi pesante. Al 9° le costolette si
presentavano sotto forma di pietre di tufo, ma venivano ugualmente ingurgitate da
voracissimi giocatori che facevano uso di martello, scalpello, seghe a motore, flex.
Dalla curva i soliti hooligans
della squadra ospite davano origine ad ogni sorta di rumori digestivi, parolacce e
improperi rivolti alla cucina. L'arbitro faceva subito capire che non avrebbe tollerato alcuna forma
di insubordinazione, quando al1 8° per un normale fallo
tattico, sequestrava sotto gli occhi increduli degli ospiti, il telefono. Al 24° arriva dalla
sinistra l'insalata di gamberetti.
Uno scempio, 3 giocatori sono costretti ad abbandonare il campo e sono tuttora
ricoverati al centro intossicazione dell'ospedale di Pavia. In curva dove chi sà
come gli hooligans erano riusciti a far arrivare ettolitri di birra, le cose si mettono male;
il comportamento ostile
dell'arbitro aveva causato un vero e proprio festival di flatulenze e odori
malsani ad opera degli imbecilli di turno, guidati dal capo ultrà TONY H.
GARRATT. Al 41° venivano serviti i gamberoni e le seppioline. Altra tragedia; crudi
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da far paura creavano il
caos su tutta la tavola. Il Baldini veniva morsicato da un gambero ed era costretto a farsi medicare a bordo campo; un seguente shock anafilattico
l'avrebbe imbalsamato per il resto della serata. Per il resto dei 50 gamberi acquistati, 42 dispersi, 5 arrestati nell' hinterland Nolano, 3 uccisi in scontri a fuoco. Al 451 subissato dai fischi, l'arbitro. dichiarava la fine dei primo tempo. Contemporaneamente il cuoco Emilio veniva assalito dalla folla inferocita e si rifugiava nel suo guscio di ninja-turtle. Il secondo tempo cominciava in trincea fino al momento delle cozze. Tutto lo staff medico dei Cotugno era stato allertato ma per fortuna non vi sono state serie
conseguenze infettive. Al 54° lo scandalo:consigliato dal guardalinee, l'arbitro espelleva la tovaglia della squadra ospite, rea di aver versato, nella persona di Gildo, gocce 12 di Pepsi-Cola sulla mattonella posta sulla trequarti di campo. Tony e Marilena venivano allontanati per proteste. Al 62° e al
70° la squadra ospite segnava due volte vincendo con Enzo e Leo i giri di asso fuggente e tappo, grazie anche ai cori di supporto degli Ultrà ed al difettoso funzionamento dell' impianto elettrico. Al
79° gli ospiti presi dall'arsura si catapultavano in cerca di birra nell'area
avversaria. A quel punto l'arbitro, a nostro giudizio di parte, ammoniva Gildo e Riccardo colti in cucina a bivaccare; al povero Gianni, dei tutto incolpevole esibiva addirittura il cartellino rosso. Minacce e insulti tra i due provocavano un'invasione di campo che avrebbe portato alla sospensione della partita. I giocatori guadagnavano gli spogliatoi lasciandosi alle spalle uno squallido scenario di violenza con l'arbitro assediato per ore nel suo camerino. Alle 02:30 Gildo era ancora in duello coi Ninja-turtle Emilio.
BVNL
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C' era una volta il Parco
Palumbo.
Questa frase può riassumere quella che è stata un pò la nostra storia; nostra di chi ha conosciuto
Gilda e Raffaele, Luca e Alessandro, Luca Rossi, Pierluigi, Vladimiro, Gino Campanella, Bianca, Sandro ed Ernesto Taraschi, Lello e
Antonio, Mario e Anna Cannavale, Salvatore Gaudino ma anche i fratelli Sapio, quelli De Stefano, Ilia ed Enzo Lavagna, Stefano, Serena e Sabina Lana, le sorelle Minton, Massimo e Cristiano Losito, Paolo Laberinti, Michele Pierro, Antonio, Laura e Rosaria Granata, Fabio e Giuliana Giansante. 0, ancora, personaggi come Carminiello, 'friariello, il 'matto' (da tutti rimpianto!), il nipote di bari della signora Ermelinda, che rompeva i mattoni con la testa, la signora stessa, la signora Melina, la mamma di Gino Campanella; per non parlare dei tanti Americani che fanno parte della storia dei parco, come Walter e Paula Fitzpatrick, Mark
il rosso, i tre
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fratelli Mark,
Jeff e Steven, Gena, Brigitte e Monique, il piccolo Mark, Laura, Lisa e tanti altri.
Ripeto: c'era una volta il Parco Palumbo, perché non uno dei personaggi citati abita più lì. Eppure rimarranno sempre nei ricordi di chi li ha conosciuti e che n' è stato più o meno legato, come il sottoscritto, che, forse anche grazie all' età, si è trovato ad essere punto di contatto tra diverse generazioni: quella degli americani 1976-1979, quella della prima emigrazione postsismica 1980-1984, quella della stabilizzazione dei nucleo storico dei parco 1985-1990 e infine 1991-1995 quella dell' ultima fuga - Lana, Lavagna, De Stefano, Sapio, Losito e s' attendono i Ruggiero. 1
Di settimana in settimana vi aiuteremo a ricordare tanti episodi successi un bel numero di anni fà, iniziando da
un "... vi ricordate?" tutto
dedicato alle coppie di un
tempo. Aspettatevi molte
sorprese!! Mimmo
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